CYBERPUNK F.A.Q. by Vanamonde
"Cyberpunk". Sara` forse anche per il fascino di questa strana parola che questo nuovo tipo di fantascienza ha tanto colpito
l'immaginario del pubblico. Ormai "cyberpunk" e` diventata una di quelle parole-chiave che vengono citate a ogni pie`
sospinto da chi vuole dimostrarsi informato e "trendy". Tutte queste parole in liberta` pero`, come spesso accade,
hanno oscurato invece di chiarire il significato del termine. Abbiamo pensato allora di offrirvi una piccola guida al
cyberpunk, e l'abbiamo preparata in un formato molto usato per diffondere le informazioni in rete: una lista di F.A.Q.
(Frequently Asked Questions, Domande Frequentemente Poste), ognuna con la sua brava risposta. Eccole qui:
* Chi ha inventato la parola "cyberpunk"?
Le fonti sono concordi nell'attribuire a Gardner Dozois, direttore della Isaac Asimov Science fiction Magazine, l'uso di
questo vocabolo per designare un genere letterario. Avvenne nel 1986, all'interno di un editoriale scritto in occasione
della pubblicazione del romanzo di William Gibson "Count Zero". Dozois a sua volta prese il termine da un racconto di Bruce
Bethke.
* Come ha avuto origine il cyberpunk, e quali sono i maggiori scrittori del movimento?
La nascita
ufficiale del movimento cyberpunk viene fatta risalire alla pubblicazione (nel 1986) dell'antologia "Mirrorshades", curata
da Bruce Sterling, contenente racconti di quasi tutti gli autori che in seguito saranno classificati come cyberpunk (lo
stesso Sterling, William Gibson, Rudy Rucker, Tom Maddox, Pat Cadigan, John Shirley, Lewis Shiner, Mark Laidlaw,
Paul DiFilippo, oltre ad autori esterni al movimento ma che ne hanno spesso abbracciato i temi,come Greg Bear e James
Patrick Kelly). Il titolo dell'antologia, letteralmente "occhiali a specchio", deriva dal "mirrorshades group" un gruppo di
scrittori costituito da Bruce Sterling nel 1984, che adottava appunto gli occhiali a specchio come segno distintivo, e che
fu il nucleo di base del movimento. Fu sempre Sterling, con lopseudonimo di Vincent Omniaveritas, a porre le basi "teoriche"
del cyberpunk con articoli scritti sulla sua fanzine "Cheap Truth" e su altre riviste; uno di questi articoli, "Tne New
Science Fiction", costituisce l'equivalente di un "manifesto cyberpunk". Anche Rudy Rucker diede il suo contributo critico
con il saggio "What Is Cyberpunk" (1986).
Lo scrittore cyberpunk piu` conosciuto e` senza dubbio William Gibson;
ha sempre mantenuto una posizione un po' defilata rispetto alle teorizzazioni degli altri scrittori cyberpunk, ma e`
sicuramente il piu` influente tra loro, nonche' quello che ha ottenuto il maggior successo di pubblico.
Ha esordito nel romanzo con "Neuromancer" ("Neuromante") dopo aver scritto solo un limitato numero di racconti;
si tratta tuttora del suo libro piu` noto e celebrato.
La seconda figura principale del movimento e`
invece Bruce Sterling, che, come abbiamo detto, e` il teorico del movimento. Oltre a una produzione di romanzi e
racconti piuttosto vasta, Sterling ha anche un'intensa attivita`di saggista e giornalista.
Tra gli altri autori
cyberpunk non inclusi nel gruppo di "Mirrorshades", citiamo Richard Kadrey e Michael P. Blaylock.
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* E' possibile dare una definizione dello stile cyberpunk?
E' ovvio che cercando di definire con precisione uno stile lo si riduce ad un cliche`
(operazione che del resto e` stata gia` compiuta damolti autori di fantascienza di serie B). Possiamo
comunque dire che il cyberpunk e` quel genere di letteratura fantascientifica che si interessa particolarmente al lato
informatico della tecnologia, esasperandone gli effetti sulla percezione (realta` virtuale) e sul corpo (bionica).
Solitamnete il cyberpunk e` anche associato ad atmosfere molto cupe e decadenti, e a un notevole pessimismo di
fondo.
* Il "cyberpunk" ha anche degli aspetti extraletterari?
Ne ha piu` d'uno. Tanto per cominciare, la parola cyberpunk e` stata usata spesso come sinonimo di
"criminale informatico",
sostituendo il gia` usurato termine "hacker", anch'esso usato in modo improprio per designare chi utilizza l'informatica
a fini illeciti. Ovviamente gli scrittori cyberpunk non condividono affatto questa identificazione del cyberpunk con la
criminalita` informatica, ma cio` non ha impedito che questa abitudine, come tutte le cattive abitudini giornalistiche,
prendesse piede incontrastata. Com'e` naturale, le atmosfere cyberpunk si sono rapidamente diffuse al di fuori della
letteratura propriamente detta. Nel campo dei fumetti le atmosfere cyberpunk sono gia` diventate un cliche`, e anche
autori prestigiosi come Lewis Shiner si sono cimentati come sceneggiatori ("The Hacker Files"). Anche i giochi di ruolo
con elementi cyberpunk sono molto diffusi; citiamo tra tutti "GURPS Cyberpunk" della Steve Jackson Games, che fu reso
celebre da un clamoroso caso di sequestro da parte delle autorita` americane.
Il cinema invece, al di la` di film
che affrontano il fenomeno da un punto di vista molto superficiale ("Il Tagliaerbe") non ha ancora partorito un autentico
film cyberpunk, anche se e` di imminente uscita "Johnny Mnemonic", tratto dal racconto di WilliamGibson e da lui sceneggiato,
che dovrebbe riempire questa lacuna. Non dobbiamo pero` dimenticare che il movimento cyberpunk ha un profondo debito con il
cinema, sia per quanto riguarda le atmosfere che le tematiche: basti pensare a film cone "Blade Runner", o all'intera
filmografia di David Cronenberg. In campo musicale,
abbiamo una serie di gruppi, soprattutto americani, che si definiscono cyberpunk e propongono una musica elettronico-robotica,
spesso proposta in congiunzione con effetti visivi, che si propone di raggiungere stati di alterazione della coscienza.
I piu` importanti esponenti di questa tendenza sono i Clock DVA. Dall'altro lato, gli scrittori cyberpunk sono personalmente
piu` vicini a un punk-rock piu` sanguigno e tradizionale: William Gibson ha recentemente patrocinato un
album di Billy
Idol intitolato "Cyberpunk", mentre John Shirley suona in una propria band.
Infine, non dobbiamo dimenticare che esiste
anche un movimento politicocyberpunk, che seguendo lo slogan "information wants to be free" persegue la libera circolazione
di ogni tipo di informazione e la libera e incontrollata accessibilita` delle reti informatiche. In Italia il movimento,
spesso legato ai centri sociali autogestiti, e` rappresentato soprattutto dalla rivista Decoder e dall'omonima BBS, gestite
dalle Edizioni ShaKe.
* Il cyberpunk esiste ancora?
Si` e no. Gibson e Sterling, i due guru del movimento,
hanno piu` volte dichiarato che il cyberpunk non ha mai avuto una vera e propria esistenza "formale". Di conseguenza,
nonha senso decretarne una fine ufficiale. Tuttavia, Sterling ha fatto capire diconsiderare il cyberpunk ormai superato
dagli eventi, reso obsoleto dalla realta`; e in effetti molti degli scrittori del movimento stanno affrontando tematiche
divergenti. In ogni caso, in assenza di un neologismo piu` appropriato, suppongo che si continuera` a usar eil termine
cyberpunk ancora per molto tempo, per designare una fantascienza d'avanguardia ma sempre molto attenta alla tecnologia.
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* Chi ha pubblicato in Italia i romanzi e racconti cyberpunk?
# Antologie:
"Mirrorshades", l'antologia che ha segnato la nascita
del movimento, e` edita con lo stesso titolo nei
Tascabili Bompiani.
In Italia sono state
compilate anche due antologie molto interessanti.
"Cyberpunk", a cura di
Sandro Pergameno (Grandi Opere Nord), contiene un grande numero di racconti e di autori e cerca di abbracciare l'intero
arco di sviluppo del movimento.
"Cavalieri Elettrici", a cura di Daniele Brolli (Theoria, Ritmi) si
definisce
"antologia post-cyberpunk", e presenta 12 racconti brevi che preconizzano gli sviluppi futuri di questo genere letterario.
# William Gibson:
"Neuromancer" e` stato inizialmente pubblicato dalla Editrice Nord, sia in edizione rilegata che
tascabile, e le altre opere sono apparse per la Mondadori in varie collane. Attualmente tutte le opere sono state riedite
dalla Mondadori sotto il marchio Interno Giallo.
# Bruce Sterling:
A differenza di Gibson, Sterling non e` ancora
stato tradotto interamente, anche se la situazione sta rapidamente cambiando. La sua antologia "Globalhead" e` apparsa su
Urania col titolo "Cronache dal Basso Futuro".
Un'antologia assemblata con titoli diversi e` apparsa sulla Isaac Asimov Science Fiction Magazine, edizione italiana
(Phoenix), col titolo "Cuore di Computer". "Involution Ocean" e` uscito come "Oceano" per la Perseo Libri, ed e`
di difficile reperibilita`. "Schismatrix" e` stato pubblicato dalla Nord ("La Matrice Spezzata"),e "Islands in the Net"
dalla Fanucci ("Isole nella Rete"), mentre in marzo e` attesa la pubblicazione di "Heavy Weather" da parte della Bompiani.
La Mondadori ha pubblicato "The Difference Engine" ("La Macchina della Realta`"), scritto in collaborazione con William
Gibson. Il saggio "The Hacker Crackdown" ("Giro di Vite contro gli Hacker") e` stato pubblicato dalla ShaKe Edizioni.
# Altri Scrittori:
La Phoenix ha annunciato la traduzione della trilogia scritta da Rudy Rucker
(composta da "Software", "Wetware" e dall'ancora inedito "Freeware"), ma per il momento non e` apparso ancora nulla; ci
si puo` consolare con il libro scientifico "La Quarta Dimensione", apparso nella Biblioteca Scientifica Adelphi. Michael
Swanwick ha visto finora la traduzione di due suoi romanzi: "Vacuum Flowers" ("L'Intrigo Wetware", Editrice Nord) e
"Stations of the Tide" (apparso quasi contemporaneamente sulla Isaac Asimov Science Fiction Magazine (Phoenix) come
"Stazioni delle Maree", e su Urania Mondadori come "Domani il Mondo Cambiera`"). Di Mark Laidlaw e` recentemente
apparso "Kalifornia" su Urania, mentre le altre opere rimangono inedite. Infine bisogna tenere conto che la Isaac
Asimov Science Fiction Magazine italiana ospita quasi ogni mese dei racconti e romanzi brevi di scrittori cyberpunk.
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BIBLIOGRAFIA:
# Introduzione a "Mirrorshades", di Daniele Brolli e Antonio Caronia,
in"Mirrorshades", Bompiani, 1994
# "Il cyberpunk: una Lingua Morta del Nostro Futuro", di Daniele Brolli,
in "Cavalieri Elettrici", Theoria, 1994
# "Uno Strano Movimento di Strani Scrittori", di Antonio Caronia,
in "Alphaville", Telemaco, 1992
# "La Nuova Fantascienza", di Vincent Omniaveritas, ibidem
# "In tervista
a William Gibson" di Franco Forte e Luigi Pachi`, in Delos Cyberzine N.1, 1994
# "Beneath the Valley of
Ultra-Cybers", di Mark Dery, in Keyboard 1/92, GPI Publications
# "Giro di Vite contro gli Hacker", di
Bruce Sterling, Edizioni ShaKe, 1993
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