Underground Mine Interviews: Intervista a Dame'



Ecco qui una nuova intervista per Underground Mine. L'oggetto della nostra curiosità, che vedete ritratto qui a fianco, è "Damè", da un paio di annetti frequentatrice del canale #demo-ita su IRCnet, e da qualche mese editor del sito "HK", nel quale abbiamo trovato una curiosa sezione dedicata alla demoscene (oltre ad un link ad Underground Mine...). Vediamo di approfondire un po' quello che bolle in pentola nel mondo dei newbie della scena demo italiana...

Dixan of Spinning Kids & MFX


D: Allora, innanzitutto salutiamo i lettori.
Damè: Salve! :D
D: Ovviamente questa gente non ha idea del perche' tu ti meriti un'intervista, per cui vuoi dire in due righette chi sei e cosa centri con la scena?
Damè: Uhm difficile rispondere a questa domanda...
D: Facciamola facile, prima dicci chi sei.
Damè: Il mio nome in rete è DaMe`. Sono DaMe` da quando vivo...si può dire...in #demo-ita.
D: Molto eloquente :D E cosa ti ha portato nel canale italiano della demoscena?
Damè: Con la scena non c'entro nulla...ma per caso un giorno mi è capitato di entrare nello spazio frequentato da qualche sporadico scener...(per caso è un modo di dire, nulla accade per caso!)
D: E cosa ti ha convinta a restare insieme ai demosceners?
Damè: Dapprima il loro assordante silenzio...che dava al chan l'astmosfera giusta (quella che mi serviva per studiare), poi la visione delle prime demo e l'ascolto dei primi mod.
D: Beh! Guardi demo, ascolti mod... non e' verissimo che con la scena centri poco. In più, mi hanno detto che hai un sito web in cui si parla anche di scena, ed e' per questo che ti intervisto... vuoi parlarcene?
Damè: Il mio sito, HK - Hacker Kulture, http://www.dvara.net/HK, nasce da un progetto che ho buttato giù quasi di botto circa 4 anni fa. Più che averlo pensato, mi ci sono trovata di fronte navigando, chattando, vivendo la rete insomma. Il progetto aveva già una sua vita autonoma...una sua esistenza...io gli ho dato solo un vestito, una casa, un nome.
D: Si, ma cosa c'e' dentro?
Damè: Hacker Kulture devi immaginarlo come un enorme archivio, una grande biblioteca dedicata ad un solo argomento la "cultura hacker", dove per cultura devi intendere non l'hacking, le tecniche hacker, ma il modo di pensare e di esprimersi degli hacker, i loro progetti concreti come le loro utopie, i loro sogni, la voglia di cambiare lo stato delle cose, la curiosità che si fa arte, l'etica e la rabbia critica che poi si fa ideologia!
D: Quindi la scena ci entra un po' spingendo...
Damè: Se intendi la scena di oggi, forse ci entra un pò spingendo; se intendi la scena di ieri, non ci entra spingendo... ma sta alla base, è il punto d'inizio, l'origine del tutto! Tutto è nato da un gioco! :-) La mia indecisione ad inserire una sezione "Demo" in HK deriva anche da questo! La scena odierna è molto cambiata!
D: Parlaci di questa sezione sulla scena... cosa c'e' dentro, e cosa pensi che ci sara'?
Damè: La sezione "Demo" in HK è divisa in tre aree. La prima, "Demo-Scene", è dedicata ai documenti che introducono alla scena, alcuni più di carattere sociologico o filosofico che tecnico. Non è mio scopo parlare di tecnica, solo per questo! HK mira a tutti, vuole stuzzicare la curiosità e fornire dei mezzi per poi continuare la ricerca e l'approfondimento da soli! La seconda area, "Demo-Art", che io definisco "statica" perchè le demo sono appunto in movimento, alla visione di immagini e quindi in un certo senso all'immaginario delle demo e alle doti grafiche degli sceners! Da poco esiste anche un'area "dinamica", Demo-Webbit! Qui si possono scaricare le demo presentate al Webbit 2001 e 2002! Di certo non rendono la scena, la vera scena! Ma servono a stuzzicare ulteriormente la voglia di approfondire!
D: Ok... nella sezione "Demo-Art" ci sono ora 5 demo: 3 degli Haujobb, una dei Fuel e una degli Scoopex, è una tua selezione o sono prese a caso?
Damè: Il fatto è questo: o inserivo delle demo (ma queste le puoi trovare sui siti specializzati), o facevo in modo che chi entrasse nel mio sito si trovasse immediatamente immerso in qualcosa che rappresentasse la demoscena. Ho scelto la seconda strada! Riguardo alla selezione...beh no! Queste pic sono le sole che avevo..cioè: non tutte le demo, quando le scarichi, sono associate ad una cartella data! (In pratica sul sito si vedono direttamente le textures usate nella demo n.d.DiXan). Certo, avrei potuto creare degli screen shots, ma ricorda: questa sezione è nata in due giorni, o lo facevo in questo modo il passo o mi sarei persa in paure strane e timidezze insensate.
D: Se dovessi scegliere le tue tre demo preferite, tra quelle che hai visto finora, cosa sceglieresti?
Damè: Non saprei! E' difficile rispondere a questa domanda per varie ragioni. 1) Ne ho viste così tante che spesso non ricordo di chi sono. Non essendo una demoscener mi è difficile distinguere un gruppo da un altro, almeno per ora. 2) Sono una persona che s'immerge in ciò che vede, le forme, in ciò che sente, la musica. Ci danzo un pò dentro, ci sogno un pò su, e poi ciò che mi rimane è la grandiosa esperienza dell'infinito, esperienza nella quale ho cercato parte di me, parte del tutto! Le demo forse sono belle proprio per questo, perchè mentre le vedi sembra che non appartengano a nessuno, ma solo a te e ai tuoi occhi.
D: Dai...tre demo che ti sono rimaste impresse, anche se non ti ricordi gruppi e titoli, descrivile!
Damè: Ce n'è una una vecchia, "State of Mind"! "Bacia il Futuro", "Aggiorna la tua vita"! Questa mi piace molto e so perchè! E' impegnata, arrabbiata e il messaggio è chiaro! Sarebbe bello se ce ne fossero di più di questo genere! Time Machine, a suo modo, è simile, benchè più onirica! Mi spiego. Riesci a capire esattamente in cosa stai viaggiando! Riesci a sentire l'idea dei realizzatori! Cosa volevano esprimere, insomma! Anche Tesla è un viaggio e la demo secondo me è stupenda! Ti ritrovi però, a differenza di Time Machine, a seguire una mappa senza coordinate. Insomma è un viaggio nell'informe, nell'astratto! La maggiorparte delle demo sono così! Pura poesia insomma! Anche queste però davvero meravigliose! Ce n'è un'altra che è molto simile a un video gioco quanto a immagini. FATE / 7 GODS, ecco qual'è! E' perfetta, con architetture perfette, camere, stanze, un viaggio in un labirinto architettonico. Mi è rimasto impresso che, alla fine, c'è un quadro con l'immagine di Bill Gates forse associato al diavolo! Insomma mi piacciono tutte davvero...o cmq quelle che ho sul pc sono davvero tutte belle!
D: Ok, andiamo avanti: ormai è piu' di un anno che frequenti il mondo degli sceners... quali sono i lati positivi e quelli negativi che hai potuto notare?
Damè: La positività è nello studio assiduo di alcuni. Forse in termini di scena servirà a poco, ma rimane gente con le palle. Di positivo c'è anche che, benchè poco attivi, alcuni mantengono un canale in vita, e se non fosse stato per questo canale io, estranea al tutto, difficilmente avrei scoperto la sinuosità e l'ebbrezza di quest'arte. Negatività: troppa nostalgia per i veccbi tempi andati (commodore, etc) e, negatività più grande, la nostalgia non è mai accompagnata da una reale conoscenza di cosa fu la scena, anche in termini di origini, di "dissidenza", se vuoi definirla così.
D: Hai anche incontrato "in real life" la scena italiana al webbit 2001... raccontaci qualche impressione.
Damè: Beh! Uno s'immagina che un hacker sia punk, quanto meno vestito di nero, abbia le sue belle bottiglie di birra sparse per la camera e un posacenere pieno di cicche. Per la scena (guardatevi una demo e mi direte), uno s'immagina un tipo sballatissimo, uno da acido, e se anche non lo fosse, s'immagina un cervello acido...questo è sicuro! Alla fine, sorpresa! In entrambi gli ambiti, hacker and scener, tutto è normalità, perchè la conoscenza e la voglia di entrare nelle cose è dell'uomo, non di una moda. Ventenni, se non più piccoli spesso, giovani universitari, faccina pulita,"no smoking pliZ". Questo mi ha stupito e, allo stesso tempo, ho imparato tanto e tratto la dovuta poesia sulla vita!
D: Bene... per cui ora hai la tua idea sulla scena, conosci un po' di sceners, conosci un po' di demo e stai facendo un portale che parla anche di scena... cosa farai da grande?
Damè: Sono grande, ho sognato tante cose per me, guardando al futuro. Di certo ci sono i meravigliosi sogni che ho, come nella vita, anche riguardo alla demoscena. Come si vestono i miei sogni? Di rabbia senza guerra, di espressione per gioco, di gioco che diventà realtà, la realtà di un messaggio chiaro e incisivo. Il messaggio destinato agli sceners è questo. Credo che la scena debba adeguarsi ai tempi! Gli sceners sono nati con i pc e si sono espressi ad ampio raggio anche grazie alla rete (questa frase la lascio apposta per vedere se qualcuno reagisce n.d.DiXan). C'è una fetta di rete che, bene o male, fa la sua lotta per cambiare lo stato delle cose o comunque ci tenta. Credo che gli sceners, senza perdere la consapevolezza del perchè esistono, la leggerezza con cui hanno creato loro stessi e le loro demo, debbano in parte guardarla questa realtà! Dare una mano a lottare, ora come allora, gioiosamente, senza troppe ideologie scontate ma con i mezzi artistici che hanno a disposizione, senza retorica ma con la musica, la grafica e il codice. Quanto meno dovrebbero esprimere la loro! Inoltre credo che questi mezzi che gli sceners hanno a disposizione, mezzi apparentemente proiettati all'ego, all'autogratificazione, alla pura creatività finalizzata a se stessa, in realtà siano così incisivi, taglienti, e se vuoi comprensibili a tutti (musiche e immagini appartengono da sempre all'umanità) da poter stimolare, forse cambiare, più facilmente di altre arti, lo "state of mind" dei più! Se le infinite possibilità della rete, possibilità di scambio di informazioni, crescita senza interessi scompariranno, io credo che anche la scena ne risentirebbe e molto! Quindi... pensateci!
D: "Combat demoscene", quindi.
Damè: Si!
D: Ho capito... quando ti vedremo ad un demoparty, ad arringare le folle?
Damè: Ma dai! :-) Non sono capace di arringare, ma se vuoi sto al gioco! Quando gli sceners cominceranno a buttare giù una loro idea di come stare nella "scena internet" di oggi! Solo allora arringherò, forse, le folle! Non so parlare se non mi è chiaro di cosa devo parlare e cosa devo difendere! Per esempio, credo che sia ora di scrivere un articolo sull'egostimolazione non con contenuti diversi, ma con un linguaggio diverso, abbracciando ambiti che gli sceners non avevano previsto. Chi poteva sapere che internet sarebbe diventata una gabbia, il territorio della caccia alla streghe? Ora però lo sappiamo, ampliate la vostra filosofia, integrateci le chiavi d'interpretazione di ambiti e realtà che non avevate previsto!
D: Ok, un'ultima domanda: di' quello che vuoi a chi ti legge, fatti pubblicita', lancia slogan anarchici-punk o seduci i lettori, questo spazio e' libero per te!
Damè: Vi do la mia anima, non la vendo, la cedo. La mia fatica fisica, non la vendo ma la cedo. HK è una biblioteca, se ci venite forse col tempo (e mezzi permettendo) vi offriremo il caffè, ma è già tanto che abbiate tanti testi da leggere senza cambiare sede ogni volta. Sdraiatevi, rilassatevi, passate da una pagina all'altra senza fatica! E infine lasciatevi catturare! Il peggio che vi potrà capitare è...saperne di più!

Dixan: Ok, direi che ci hai convinti. Per cui, ricordando l'URL di HK, http://www.dvara.net/HK, ci auguriamo che qualche combat scener si avventuri per quelle pagine! Alla prossima!



Underground Mine - October 2002