di franca formenti
Doc/
Bio Doll's Baby


Il mio lavoro consiste nell’aver creato una bambola vera, clonata, ad uso e consumo del pubblico. La particolarità della ragazza è che non ha l’ombelico, quindi qualsiasi rapporto uterino e materno è stato reciso. Immagino un futuro dove gli esseri umani non verranno più concepiti da un uomo e una donna, ma da una macchina e perciò non verranno partoriti. Ho ripreso la filosofia di Baudrillard, il quale afferma che i futuri esseri umani saranno anomphalici. Credo che andando incontro alla clonazione umana le donne perderanno tutte le sensazioni delle fasi della gestazione,travaglio, etc. e quindi il gesto simbolico e millenario del taglio del cordone ombelicale andrà scomparendo (almeno del cordone collegato ad un utero umano). Ho pensato a questo video come ad una sorta di contaminazione estrema tra arte, moda ad etica hacker. La Bio Doll vuole vivere la sensazione della gestazione, sentire il movimento del feto e lasciarsi trasportare dall’estasi della vita dentro di sè. Tutto cio’ lo realizza cucendosi sul suo abito indossato, all’altezza dell’ombelico,un cordone di tessuto di fibre ottiche(generalmente le fibre ottiche si usano appunto per la trasmissione dei dati via cavo),che poi collega ad un computer per sintonizzarsi ad un utero artificiale dove e’ gestito un feto.Ho chiesto la collaborazione alla maison Missoni,la quale mi ha dato la possibilita’ di usare il marchio non come sponsorizzazione,ma come concetto di contaminazione artistica e di no-copyright. La modella vestita Missoni entra in un contesto museale, staccandosi dal luogo, in teoria a lei destinato e cioè la passerella. Una mamma cyberpunk clonata con indosso un abito e un logo che rappresenta di per sè tradizione e famiglia

Franca Formenti

Photos/
Bio Doll's Baby



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