L'ETICA DELLA RESPONSABILITA' by Roberto Esposito
L'etica che la politica può fare propria, cioè l'atteggiamento etico
che l'uomo politico può assorbire, non è l'etica tout court, è una forma
specifica d’etica: l'uomo politico può fare proprio solo una forma
specifica di etica. E qual è questa forma specifica d’etica che non
coincide con l'etica in generale? Qui voglio proprio richiamarmi a Max
Weber, alla famosa conferenza politica Politik als Beruf, in cui
Max Weber distingue tra etica della responsabilità ed etica della
convinzione; qual è questa differenza? Dice Weber, l'etica della
convinzione è quella di chi segue rigorosamente i propri principi assoluti
senza preoccuparsi delle conseguenze che avrà la propria azione, di chi
non si preoccupa degli effetti della propria azione ma tiene a seguire i
principi puri della morale; viceversa, colui che agisce secondo l'etica
della responsabilità tiene sempre presente le conseguenze di ciò che farà,
gli effetti della propria azione. E, dice Weber, solo questa seconda è
un’etica veramente politica, perché l'etica della convinzione (quella che
guarda ai principi puri, ai principi assoluti senza preoccuparsi delle
conseguenze) è un’etica impolitica. Viceversa l'etica del politico deve
essere sempre in qualche modo un'etica responsabile, cioè un'etica che
tiene conto di quali saranno le conseguenze, gli effetti di ciò che si fa.
E però a questo punto Weber stesso è consapevole di un problema. E qual è
questo problema? E' il fatto che l'etica della responsabilità, che abbiamo
visto essere l'unica etica che l'uomo politico può fare propria, non
essendo un'etica assoluta, non seguendo principi assoluti ma tendendo
sempre a fini determinati, è costretta, spesso, per ottenere quei dati
fini positivi buoni, a servirsi di mezzi e di strumenti che a volte non
sono altrettanto buoni. Questo è un grande tema anche dello stesso
Machiavelli: chi vuole agire in questo mondo e ottenere determinati
risultati, a volte è costretto a fare dei compromessi con la realtà, a
fare dei compromessi, diciamo, con i poteri di questo mondo.
Mentre per l'etica assoluta della convinzione, diciamo così, il bene
scaturisce solo dal bene, per l'etica relativa della responsabilità a
volte il bene può derivare anche dal male, anche da un metodo cattivo.
Questo è il grande problema del rapporto tra etica e politica, che non si
può nascondere e che i grandi pensatori non nascondono, non semplificano
dicendo semplicemente: la politica deve diventare morale e la politica
deve diventare etica. Certo ciò non significa che l'uomo politico non
debba tendere sempre a costituire condizioni sempre migliori per il
maggior numero di individui, che non debba sempre cercare di fare, come
dire, compromessi sempre più alti con la realtà; ma con la consapevolezza
che si occupa di qualche cosa, usa un materiale (la politica), che di per
sé non coincide e non può totalmente coincidere con l'etica.