HACKER by Pandemonium
Il fenomeno che ha inciso piщ profondamente nei rapporti tra underground e tecnologia и naturalmente quello degli hacker, nato alla fine degli anni '50.
1950
Ispirandosi al bollettino dello YIP (Youth International Party) Richard Catalyst Cheshire fondт il TAP (Technological American Party, ma anche scroccare ...) con tanto di bollettino che diffondeva informazioni su come preparare bombe o entrare nelle banche dati militari e pubblicava numeri di telefono riservati
La filosofia del TAP era: non si deve di struggere nessuna informazione ma, al contrario, bisogna diffondere tutte le nozioni che il potere economico-politico tiene nascoste.
Quello che lo differenzia dallo YIP и che non si rivolgeva solo al mondo underground ma anche a tutti gli studenti delle facoltа scientifiche, i cosiddetti hacker (goffo, in slang).
1960
In relazione al mondo dei computer la parola venne usata per la prima volta al MIT di Boston dove, all'inizio degli anni '60 erano cosм definiti coloro che riuscivano ad accedere al calcolatore della scuola, riservato ai soli docenti universitari.
Gli hacker a differenza dei phone phreaker erano interessati al sistema in sй, ad aumentare la loro conoscenza tecnica piuttosto che a chiacchierare gratuitamente al telefono per ore.
Lo hacking a fini sociali e politici и incentrato sull'etica hacker, una serie di principi stabiliti dagli hacker del MIT nel 1961(!) e che ha trovato terreno fertile negli Usa, giа negli anni Sessanta, e in Europa, particolarmente Germania (Chaos Computer Club) e Olanda (Hacktic) negli anni Ottanta e Novanta.
Steven Levy ha tramandato i principi dell'etica hacker [2].
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1970
Famosi hacker degli anni '70 furono per esempio Steve Jobs e Steve Wozniak, che campavano con la vendita di loro blue-box mentre cercavano di costruire un computer loro.
Ecco cosa dichiarт Wozniak anni dopo: eravamo tutti hacker, eravamo sempre alla ricerca di parole d'ordine o di altre informazioni che non dovevamo sapere. La maggior parte della gente in gamba nel ramo del computer ha iniziato in questo modo.
Poco dopo con duemila dollari fondarono la loro ditta: la Apple.
Nella seconda metа degli anni '70 lo hackeraggio cominciт a diffondersi tra giovani e giovanissimi, non per il piacere di distruggere sistemi o rubare dati segreti ma semplicemente come un passatempo, una sfida intellettuale.
1980
Nel 1983 il primo caso eclatante di hacking: i ragazzi del 414S di Milwaukee si intrufolano nei sistemi di sicurezza del laboratorio di armi atomiche di Los Alamos (fatto che poi ispirт il film Wargames).
Nell'agosto '89 si tenne ad Amsterdam ICATA89, un raduno internazionale di hacker che culminт in una dichiarazione finale.
1990
Il 15 gennaio 1990 il sistema di commutazione per le chiamate a lunga distanza dell'AT&T collassт causando un black-out telefonico per un intero pomeriggio in molte parti degli USA.
La causa fu poi stabilita in un errore del software ma la paranoia contro gli hacker era in incubazione da tempo sia da parte dei media che dei servizi segreti e troppo grande fu la tentazione di collegare la catastrofe con loro misteriose attivitа. Fu scatenata cosм una decisa azione di repressione nei confronti degli hacker, l'Operazione Sundevil .Dieci giorni dopo il servizio segreto arrestт tre giovani hacker, perquisм le loro abitazioni e sequestrт i loro computer.
Non c'era alcuna prova del loro coinvolgimento nel disastro ma non fu difficile trovare un altro capo d'imputazione: il furto di un innocuo documento interno dell'AT&T, l'E911.
Le autoritа USA decisero di dare una lezione esemplare all'underground tecnologico, vennero cosм arrestate altre persone, sequestrati computer, una piccola azienda di software venne fatta chiudere, il direttore di una rivista elettronica che aveva pubblicato stralci del documento venne processato rischiando una pena fino a 60 anni.
Questa ondata repressiva suscitт una robusta reazione da parte degli ambienti liberal attenti ai diritti civili. Quando l'FBI interrogт anche due frequentatori di BBS come Barlow (paroliere dei Greateful Dead e candidato al senato) e Kapor (il miliardario fondatore della Lotus) lo sdegno fu grande e i due - insieme a Richard Marshall Stallman, l'ultimo degli hacker del MIT e creatore del progetto GNU - decisero di costituire l'Electronic Frontier Foundation, una associazione di supporto all'applicazione della costituzione nel ciberspazio.
Dimostrarono che il servizio segreto aveva esercitato forme di censura preventiva, limitazione della libertа d'espressione, sequestri illegali, operando in maniera ingiustificatamente violenta, arbitraria e anticostituzionale.
Alla fine molti imputati vennero completamente prosciolti.[5]
In Italia esiste l'Alcei, Associazione per la Libertа nella Comunicazione Elettronica Interattiva.
Nel 1996 un gruppo di artisti-hacker formato da svizzeri, austriaci e inglesi, ha compiuto il primo dirottamento digitale. Il gruppo, chiamato Etoy, ha creato un sito che recitava "don't fucking move, this is a digital hijack", senza presentare nessun link attivo, nemmeno il bottone di back del browser funzionava piщ, l'unica possibilitа per l'ignaro navigatore era quella di spegnere la macchina... Le pagine trappola erano state inserite nei database dei piщ potenti motori di ricerca grazie a robot software che - simulando un utente comune - facevano salire in classifica queste pagine grazie alla presenza di apposite parole chiave scelte tra le piщ gettonate (p.es. playmate...). Un sequestro compiuto usando metodi del tutto legali quindi.
Obiettivo dichiarato dell'operazione ottenere la liberazione di Kevin Mitnick, il piщ grande hacker di tutti i tempi, in realtа dimostrare che i motori possono essere manipolati e soprattutto manipolare, indirizzando i navigatori verso certi siti [6].
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Kevin Mitnick venne arrestato la prima volta nel 1995 con l'accusa di frode (milioni di dollari ai danni di diverse aziende) e di possedere codici di accesso a computer federali.
La sua cattura fu anche merito del giapponese Shomomura, ex pirata egli stesso, che ha poi scritto un libro su tutta la vicenda: Takedown (da cui и stato tratto anche un film).
Condannato a 22 mesi di carcere, dopo averli scontati Mitnick и stato nuovamente arrestato, gli и stata negata la cauzione e attualmente и in prigione. Lui si dichiara innocente ma i giudici gli impediscono di accedere ad alcuni file presenti sul suo computer: "sarebbe come mettere in mano ad un imputato una pistola".
Nel settembre 1998 un gruppo di hacker chiamato Hacking for girlies и entrato nel sito del New York Times paralizzandolo per un'intera giornata.
Tra i vari messaggi lanciati molti erano contro il giornalista John Markoff, reo di aver pubblicato un libro controverso sulla storia di Mitnick.
In Italia l'articolo 615 comma terzo punisce con la reclusione fino a tre anni "chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza".
Il comma quarto sanziona con la reclusione fino a un anno e multa fino a dieci milioni "chiunque riproduca, diffonda, comunichi o consegni codici, parole chiave, altri mezzi idonei all'accesso ad un sistema informatico". Infine il comma quinto sanziona con la reclusione fino a due anni e multa fino a venti milioni "chi danneggia un sistema informatico, i suoi dati o i suoi programmi".
Nell'Agosto 1997 si и tenuta la seconda conferenza internazionale degli hackers: Beyond HOPE (Hackers On Planet Earth), organizzata dalla rivista 2600, a cui hanno partecipato piщ di 1500 hacker. La prima si era tenuta tre anni prima.
Nello stesso periodo gli hacker olandesi tenevano Hacking In Progress
Fonti
# Cyberpunk, antologia di testi politici, ed.Shake, 1990
# Hackers: eroi della rivoluzione informatica, Steven Levy
# Hacker fur Moskau, di T.Amman e S. Sthal, Amburgo 1989
# Intervista a Wau Holland, 1990
# Giro di vite contro gli hacker, Bruce Sterling
# Cyberterrorismo, Nico Piro, Castelvecchi, 1997
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