DICHIARAZIONE FINALE DELL'ICATA 89
Adottata il 4/8/89
"Noi, cittadini planetari e partecipanti alla FESTA GALATTICA DEGLI HACKERS e
dell'ICATA 89 ad Amsterdam, abbiamo confrontato, durante tre giorni, le nostre
idee, le nostre esperienze, le nostre speranze e rispettivi scopi per
l'avvenire.
Profondamente turbati dalla prospettiva di una tecnologia dell'informazione e
degli attori economici e politici scatenati da essa, senza controllo democratico
ne' partecipazione popolare efficace, noi abbiamo risoluto che:
1) Lo scambio libero e senza alcun ostacolo dell'informazione sia un elemento
essenziale delle nostre libert... fondamentali e debba essere sostenuto in ogni
circostanza. La tecnologia dell'informazione sia un elemento essenziale delle
nostre liberta' fondamentali e debba essere sostenuto in ogni circostanza. La teconlogia
dell'informazione deve essere a disposizione di tutti e nessuna considerazione
di natura politica, economica o tecnica debba impedire l'esercizio di questo
diritto.
2) Tutta intera la popolazione debba poter controllare, in ogni momento, i
poteri del governo; la tecnologia dell'informazione deve allargare e non ridurre
l'estensione di questo diritto.
3) L'informazione appartiene a tutto il mondo, essa e' prodotto per tutto il
mondo. Gli informatici, scientifici e tecnici, sono al servizio di tutti noi.
Non bisogna permettere loro di restare una casta di tecnocrati, privilegiati,
senza che questi debbano rendere conto a nessuno del loro operato.
4) Il diritto all'informazione si unisce al diritto di scegliere il vettore
di questa informazione. Nessun modello unico di informatizzazione deve essere
imposto a un individuo o auna nazione qualsiasi. In particolare, bisogna
resistere alla pressione esercitata dalle tecnologie "avanzate" ma non ancora
convenienti. Al loro posto, bisogna sviluppare dei metodi e degli
equippagiamenti che permettano una migliore convivialita', a prezzi e domanda
ridotti.
5) La nostra preoccupazione piu' forte e' la protezione delle liberta'
fondamentali; noi quindi domandiamo che nessuna informazione di natura privata
sia stockata, ne' ricercata tramite mezzi elettronici senza accordo esplicito da
parte della persona interessata. Il nostro obiettivo e' di rendere liberamente accessibile i dati
pubblici, proteggere senza incertezze i dati privati. Bisogna sviluppare delle
norme in questo senso, insieme agli organismi e alle persone interessate.
6) Ogni informazione non consensuale deve essere bandita dal campo
dell'informatica. Sia i dati che le reti devono avere liberta' d'accesso. La
repressione dei pirati deve divenire senza fondamento alla maniera dei servizi
segreti. Parallelamente domandiamo che tutte le legislazioni, in progetto o gia'
in applicazione, rivolte contro tutti i pirati e che non perseguono scopi
criminali o commerciali, siano ritirati immediatamente.
7) L'informatica non deve essere utilizzata dai governi e dalle grandi
imprese per controllare e opprimere tutto il mondo. Al contrario, deve essere
utilizzata come puro strumento di emancipazione e di progresso, di formazione e
di piacere. Al contempo, l'influenza delle istituzioni militari sull'informatica
e la scienza in generale deve cessare. Bisogna che sia riconosciuto il diritto
d'avere delle connessioni senza alcuna restrizione in tutte le reti e servizi
internazionali di comunicazione di dati, senza interventi e controlli di
qualsiasi sorta. Bisogna stabilire dei tetti di spesa, per paese, per avere
accesso a questi vettori di comunicazione di dati pubblici e privati. Si deve
facilitare quei paesi senza una buona infrastruttura di telecomunicazione e la
loro partecipazione nella struttura mondiale. Noi ci indirizziamo agli
utilizzatori progressisti di tecnologie di informazione nel mondo affinche'
socializzino le loro conoscenze e specializzazioni in questo campo con delle
organizzazioni di base, al fine di rendere possibile uno scambio internazionale
e interdisciplinare di idee e informazioni tramite delle reti
internazionali.
8) Ogni informazione e al contempo deformazione. Il diritto all'informazione
e al contempo inseparabilmente legato al diritto alla deformazione, che
appartiene a tutto il mondo. Piu' si produce informazione, e piu' si crea un
caos di informazione sfociante sempre piu' in rumore. La distruzione
dell'informazione come del resto la sua produzione, e' il diritto inalienabile
di ognuno.
9) Bisognerebbe sovvertire i canali regolamentari e convenzionali
dell'informazione grazie a dei detournaments e dei cambiamenti surrealisti degli
avvenimenti, al fine di produrre del caos, del rumore, dello spreco i quali, a
loro volta, saranno considerati come portatori di informazione.
10) La liberta' di stampa deve applicarsi anche alle pubblicazioni
tecno-anarchiche, che appaiono in giro, per reclamare la liberazione dei popoli,
la fine delle tirannie della macchine e del sistema sugli uomini.