Centinaia di migliaia di computer che comunicano tra di loro.
Migliaia di chilometri di cavi che collegano gli angoli più sperduti del nostro pianeta.
Miliardi e miliardi di informazioni che ogni giorno vengono prodotte dall'uomo e per l'uomo.
Un'inesauribile fonte di informazione: la Rete.
Abbiamo la conoscenza globale a portata di mano, e non ce ne rendiamo conto.
Abbiamo a disposizione tutto ciò da cui è possibile apprendere ed imparare, e non ce ne rendiamo conto.
Abbiamo la possibilità di essere investiti dal più sorprendente ed ineguagliabile desiderio che l'uomo nella sua evoluzione abbia mai sperato: il Sapere.
Quell'indescrivibile sensazione che si prova quando si capisce qualcosa; quando si scopre la soluzione ad un problema che gli altri vogliono solo vedere risolto senza però capire il modo in cui va risolto.
Il sentimento stupendo di arrivare a capire il significato di ciò che non capivamo, dopo esserci sforzati ed aver raggiunto il nostro obiettivo.
L’hacker non nasce per distruggere l’informazione, ma per alimentarla.
L’hacker non vuole danneggiare la cultura, ma renderla disponibile a tutti coloro che provano lo stesso irrefrenabile desiderio di curiosità e di scoperta.
L’hacker non vuole la guerra, ma la pace.
Siamo criminali perché non ci basta ciò che ci viene insegnato.
Siamo criminali perché vogliamo imparare più di quello che ci viene concesso da una società il cui unico scopo è impedire che i suoi cittadini diventino più furbi di chi li comanda.
Siamo criminali perché vi siete accorti che siamo più furbi di voi.
Ci accusate perché giudichiamo la gente per quello che fa e che dice, e non per come appare.
Ci accusate perché lottiamo contro i veri criminali: profittatori, diabolici uomini senza scrupoli che guadagnano su un servizio che dovrebbe essere alla portata di tutti, e non costare più di quanto un essere umano abbia la possibilità di offrire per usufruire di un bene che sta alla base di tutti gli ideali: la Conoscenza.
Studiare per diventare hacker significa sacrificarsi per viveri liberi.
Significa opporsi alla quotidiana indifferenza dei padroni dell'informazione, occultata sempre di più, giorno dopo giorno.
Significa porsi un obiettivo e raggiungerlo.
Significa personificarsi in coloro che non hanno bisogno di attirare l’attenzione, che non hanno bisogno di farsi vedere, che non hanno bisogno di rendere noto ciò che fanno e perché lo fanno.
A volte il silenzio è la miglior risposta, e la pazienza la peggior vendetta.

EtnoK