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1995-2001 - GLI HACKER NELLA RETE DI MASSA by Raoul Chiesa

PIRATI E GENTILUOMINI
Esplode la Internet di massa con il World Wide Web. Il termine hacker entra nel vocabolario delle televisioni, dei giornali. Fa sensazione e quindi lo si usa spesso a sproposito. L'hacking si spacca e molti "vecchi" non vi si riconoscono più


11/5/2001
URL: http://mytech.mondadori.com/mytech/archivio/art006010020739.jsp

Nel 1995 Internet guadagna la ribalta dei mass media italiani "grazie" all'imprenditore sardo Nicola Grauso e al progetto Video on line. Vol permette, per un primo periodo, l'accesso gratuito alla Rete e da numero verde. Una vera e propria manna per gli smanettoni, abituati a spendere centinaia di migliaia di lire in scatti telefonici per chiamare la Bbs della città vicina. L'idea di poter scaricare software dall'altra parte del mondo è semplicemente stupenda e Internet diviene subito una moda e poi una mania. Il fenomeno dilaga, nascono i primi siti Web privati italiani, i primi Isp (che fecero una vera e propria fortuna, essendo in regime di quasi monopolio) ed inizia la storia della "Internet all'italiana".

Oggi l'hacking è divenuto suo malgrado un oggetto cult. I film sul genere sono moltissimi (iniziando da WarGames e proseguendo con I Signori della Truffa, Matrix, The Net, Hacker), i libri si sprecano. Si è perso molto del significato originale del termine, si è perso quel "rispetto verso il sistema e verso la Rete" che era una regola fondamentale di ogni hacker.

È avvenuta una cesura tra la "old school of hacking" e i "newbies", quelli che hanno appena iniziato. Oggi è molto più facile bucare un sistema remoto, al contrario di quanto si potrebbe pensare. La rete Internet è piena di siti con programmini per fare pressochè tutto, non esiste più quella "magia" propria del produrre qualcosa di nuovo, di diverso e alla portata di pochi.

Le cose sono cambiate ma, bene o male, l'idea dell'hacker paladino alla Robin Hood, difensore dei diritti e della privacy del privato cittadino e utente ancora esiste. Di contorno le figure offuscate e un po' stupide degli script kiddie, dei vandalizzatori di home page e di siti, che alimentano - con la complicità dei media - il terrore verso gli hacker "cattivi": il terrore che ci prende quando non si conosce ciò di cui si sta parlando.

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