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La Scena Amiga by Macno
Anche la scena demo Amiga si è tuffata a capofitto nel calderone di dati più alla moda del momento.
Internet ne sta cambiando la stessa fisionomia, rivoluziona il modo con cui gli scener mantengono la loro rete di contatti e, conseguentemente, cambia la dinamica dei flussi di informazione all'interno di questo mondo.
Certo, questo è ciò che la madre delle reti sta facendo per ogni altra "scena" (intesa come gruppo di persone con interessi in comune), dimostrandosi mezzo di comunicazione veloce,
preciso e abbastanza democratico, alterando consolidati rapporti e azzerando gerarchie fra individui, mettendo ogni indirizzo di posta elettronica virtualmente allo stesso livello di tutti gli altri, nome fra nomi, raggiungibile come gli altri, indistinguibile se non nella sua forma alfanumerica.

Internet ucciderà progressivamente il sano, costoso, fanatico mail-swapping che ha accompagnato la crescita del nostro micro mondo fin dagli inizi e che ha resistito al più comodo modem-trading basato su banche dati più o meno locali.
Una delle caratteristiche più curiose e suggestive della scena è infatti la dilatazione temporale dei suoi avvenimenti e della loro notizia rispetto ai fatti normali della vita.
Ogni scener aveva in fondo una sua scena personale i cui fatti lo sfioravano secondo tempi molto relativi, scadenzati dalle lettere e dai dischetti ricevuti per posta.
Quello che succedeva lo si veniva a sapere settimane o mesi dopo, anche perché le stesse riviste su disco, divenute il mezzo di informazione più importante, avevano più difficoltà a mantenersi aggiornate.
A questi tempi dilatatissimi e surreali si affiancavano notizie di prima mano, percepite più o meno direttamente dallo stesso scener.

Cosa rimarrà di questo folle polverone temporale?
Un collegamento alla rete e il presente della scena ti si apre in tutta la sua essenza.
Demo da scaricare, scener con cui chattare, riviste aggiornatissime da consultare on line.
Più comodo, più facile, più utile, forse anche più bello, ma diverso.

Abbiamo motivo di credere, comunque, che il lettore non sia particolarmente ben disposto a digerire ulteriori digressioni dello stesso tono.
Veniamo dunque ad argomenti più consoni a questa rubrica.


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La Bibbia della Scena su Internet è RAW, la più importante rivista su disco degli ultimi anni, presente in rete con una versione on line fatta con cura e capacità.
Oltre ad ospitare in formato html gli ultimi numeri pubblicati su dischetto, costituisce il punto di riferimento per le risorse della scena su Internet, contiene infatti un completo database di indirizzi e-mail di scener più o meno noti e sfoggia numerosi link a pagine di gruppi, demo-party e singoli individui.
In attesa della rivale ROM e di altre diskmag che stanno preparando la loro entrata nella rete ci si può perdere fra le pagine di vari gruppi, i cui indirizzi sono reperibili in RAW ON LINE.

Una home page interessante è In Medias Res, dove vengono presentate interviste e notizie su molte leggende viventi e non della scena Amiga e C64.
Si parla della preistoria della scena, tempi mitici segnati da nomi veramente mitici in questo ambiente. Si ricordano i primi gruppi, gli antenati che iniziarono a mettere intro di presentazione ai giochi sprotetti. Questa è l'origine della scena e per quanto illegale sia stata, il suo ricordo lascia a molti profonde emozioni.
Vengono citati anche nomi e gruppi relativamente più recenti, appartenenti ad una storia di cui si hanno notizie meno fumose e confuse. I creatori di alcuni demo che hanno segnato epoche, che hanno influenzato lo stesso sviluppo della scena. E' curioso che si possa parlare in questi termini di persone e fatti risalenti ad una decina d'anni, ma è proprio questa la singolarità della scena, un mondo dentro in mondo che è nato ed è cresciuto, all'interno del quale sono nati e sono morti personaggi famosi e non famosi, la cui memoria è affidata a diskmag estinte e antichi messaggi scorrevoli. In Medias Res aiuta a ricordare, per quelli che c'erano e per quelli che avrebbero voluto esserci, per affondare in un piacevole lago di nostalgia alla deriva in questo oceano di parole vomitate che alcuni chiamano ciberspazio.

Trovare file sulla rete non è certo un problema con milioni di hard disk che aspettano solo di espellere il proprio contenuto binario su una linea dati.
Nella directory "demo" di Aminet è possibile rintracciare parecchio materiale che riguarda a scena. Non tutti i mirror di Aminet sono completi ma in un posto o nell'altro troverete quello che vi interessa.
Un buon sito ftp è Papa dove l'omonimo ircbot tiene coscienziosamente raccolte molte nuove produzioni.
Meno aggiornato ma ben strutturato nelle sue directory (divise per gruppo) è ftp://ftp.funet.fi/pub/amiga/demos.
Se si è particolarmente interessati a moduli musicali, si può provare ftp://ftp.lhg.hib.no/pub/mods/, a detta di qualcuno il più grande ammasso di moduli presente sul pianeta.

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Anche su IRC la scena è presente con regolarità.
Dai tempi in cui pochi scener si riunivano nel canale +amiga, dove erano a volte ignorati e a volte ridotti a discussioni semi clandestine in qualche angolo buio della stanza, si è passati ad un fiorente canale #amigascne sempre piuttosto affollato (dai 10 ai 20 e più abitanti) e visitato anche da gente piuttosto nota, solitamente ben disposta ad abbandonarsi a pigre discussioni di varia natura. Per gli angolofobi sono da provare #amigaita, dove si discute di Amiga e dei suoi demo, e #demo-ita, canale dedicato interamente ai demo, popolato sopratutto da scener PC.

Su Usenet si discute di scena Amiga in alt.sys.amiga.demos e di demo in italiano in it.comp.demos

Quanto Internet cambierà la scena?
Se da un lato potrà facilitare i contatti e gli scambi fra scener, favorendo il diffondersi di conoscenze ed esperienze, dall'altro potrebbe travolgere con tutte le sue attrattive la buona volontà di programmatori, grafici e musicisti, confusi ed estasiati da una immensa quantità di roba da far girare sul computer e magari meno propensi a perdere ore ed ore dietro numeri su uno schermo. Viene da chiedersi insomma quanto la mancanza di programmi per computer abbia incoraggiato novelli coder scandinavi ad intraprendere la loro carriera nella scena e quando la abbondanza degli stessi possa distrarli e fargli seguire attività più semplici e comode. Certo, più passa il tempo e maggiore è il numero di gente esperta di computer, in grado di produrre il software che ne giustifica l'esistenza.
Bisogna solo sperare che non tutti vengano abbagliati dalla facilità di programmare con pesanti linguaggi ad alto livello ed osino buttarsi nello scomodo, e meno esoso, mondo dell'Assembly.

Scritto per Enigma Amiga Run, rivista sul mondo Amiga

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