La storia giudiziaria delle Rete è travagliata. La caccia al ciberpervertito porta ai sequestri di computer,
spesso indiscriminati, e alla
violazione di certi diritti costituzionalmente
garantiti. Dopo i crackdown del 1994 gli abusi continuano "[...] e (quasi) nessuno ne parla. [...]
Si parla tanto di diritti civili, di malfunzionamento della giustizia;
e anche di sottosviluppo italiano in fatto di informatica e telematica.
Ma c'e' un problema grave che continua a essere ignorato dai grandi mezzi di informazione e
dal mondo politico e non seguito neppure nel mondo della rete con l'attenzione che merita.
Il ricorrente, intollerabile abuso dei sequestri di computer.
Si parla ogni tanto di un singolo episodio, ma poi tutto cade nel dimenticatoio; e intanto la persecuzione continua".
[ G. Livraghi -BFi numero 7, anno 2 - 25/12/1999 - file 21 di 22 ]