Questi cracker si vantano di aver distribuito “zero-day warez” (software “craccato” ridistribuito nello
stesso giorno in cui si diffonde la release della versione originale), ma tengono la bocca cucita su come hanno fatto.
Maghi a cui non piace far conoscere in giro i propri trucchi. Ne consegue che la conoscenza di base della cultura
cracker come insieme progredisce assai lentamente. Al contrario, nella comunità hacker, il lavoro che si fa è il proprio
biglietto da visita. Esiste una meritocrazia piuttosto severa (vince la migliore opera d'artigianato), e si respira un forte
ethos sul fatto che la qualità dovrebbe (meglio, deve) parlare di per sé. Il miglior applauso è quando si vede del codice
che “semplicemente funziona” e facilmente riconoscibile come qualcosa di ben fatto da ogni programmatore
competente. Come conseguenza, la conoscenza di base della cultura hacker progredisce molto rapidamente.
[ Eric Steven Raymond ]